lunedì 1 febbraio 2010

Valnerina, perenne via di comunicazione


La Valnerina fu importante via di comunicazione dalla preistoria alla protostoria, dall'epoca romana alla medievale, nelle due direzioni, sia dall'Appennino all'Umbria, sia dalla valle tiberina ai passi dell'Appennino. La strada fluviale a Triponzo si biforcava per condurre i pastori sia al parco Piceno sia verso l'Abruzzo. La valle divenne la via preistorica percorsa dagli Aborigeni durante l'ultima glaciazione Wurmiana, allorchè scesero ad abitare i terrazzi fluviali di Vallo, Sant'Anatolia, Ceselli, Macenano, Arrone, Castel di Lago. Non mancano reperti paleolitici. Anche nella protostoria, età del ferro (sec. IX-VIII) le tribù di civiltà subappenninica e proto-villanoviana si spostarono dai passi di Ancarano e Monteleone alle conche di Terni(tombe a incenerazione delle Acciaierie).
Per la valle scesero i Sabini (shab,portatori di lancia) per la forzata emigrazione della Ver sacrum costituendo le tribù degli Umbri (bagnati) nella valle del Tevere e dei Naharci nella valle del Nera. Il fiume fece da linea di demarcazione tra Sabini e Umbri.

Gli itinerari storici della valle:
-Via Nursina: collegava Spoletium con Vespia e Nursia. Partendo dal ponte sanguinario di San Gregorio, saliva il Colle S. Angelo, il passo di Forca di Cerro (m.733)traversava Grotti e Geppa e per la valnerina Borgo Cerreto, toccava Ponte, Rocchetta, Nortosce, Vespia attraverso la montagna.
-Cerreto era un nodo stradale altomedievale difeso dai castelli di Borgo, POnte e di Triponzo.
-Il diverticulum Syllani;
-Il diverticulum sud;
Diverticulum Tripontii.

Nessun commento:

Posta un commento