
La Valnerina fu importante via di comunicazione dalla preistoria alla protostoria, dall'epoca romana alla medievale, nelle due direzioni, sia dall'Appennino all'Umbria, sia dalla valle tiberina ai passi dell'Appennino. La strada fluviale a Triponzo si biforcava per condurre i pastori sia al parco Piceno sia verso l'Abruzzo. La valle divenne la via preistorica percorsa dagli Aborigeni durante l'ultima glaciazione Wurmiana, allorchè scesero ad abitare i terrazzi fluviali di Vallo, Sant'Anatolia, Ceselli, Macenano, Arrone, Castel di Lago. Non mancano reperti paleolitici. Anche nella protostoria, età del ferro (sec. IX-VIII) le tribù di civiltà subappenninica e proto-villanoviana si spostarono dai passi di Ancarano e Monteleone alle conche di Terni(tombe a incenerazione delle Acciaierie).
Per la valle scesero i Sabini (shab,portatori di lancia) per la forzata emigrazione della Ver sacrum costituendo le tribù degli Umbri (bagnati) nella valle del Tevere e dei Naharci nella valle del Nera. Il fiume fece da linea di demarcazione tra Sabini e Umbri.
Gli itinerari storici della valle:
-Via Nursina: collegava Spoletium con Vespia e Nursia. Partendo dal ponte sanguinario di San Gregorio, saliva il Colle S. Angelo, il passo di Forca di Cerro (m.733)traversava Grotti e Geppa e per la valnerina Borgo Cerreto, toccava Ponte, Rocchetta, Nortosce, Vespia attraverso la montagna.
-Cerreto era un nodo stradale altomedievale difeso dai castelli di Borgo, POnte e di Triponzo.
-Il diverticulum Syllani;
-Il diverticulum sud;
Diverticulum Tripontii.
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