venerdì 19 febbraio 2010

Associazione Turistica Valnerina

Si rinnova il 12 Marzo p.v il consiglio amministrativo dell'Associazione Turistica Valnerina, associazione nata 2 anni fa con l'intento di riunire le piccole strutture ricettive sparse nel territorio, seguendo il principio di sponsorizzazione dell'area di cui fanno parte.
Le iniziative sono state molteplici, dalla presentazione cartacea delle strutture alla creazione di un sito web dove ogni singola struttura ha la possibilità di inserirsi e ricevere prenotazioni dirette. Ma anche fiere, workshop, manifestazioni, partecipazioni in cui veniva presentato, non tanto l'attività ricettiva a sè stante ma un paese, una realtà, un territorio, con le sue molteplici sfaccettature.
Attività che va continuata, ampliata e sfruttata per far conoscere una terra possiamo dire quasi incontaminata.

www.umbriavalnerina.it
info@umbriavalnerina.it

martedì 9 febbraio 2010

Pasqua eventi di marzo in Valnerina


Norcia

Nero Norcia 2009

27-28 febbraio 1 marzo


La mostra si articola in aree espositive, all’interno delle quali è possibile degustare i prodotti enogastronomici della Valnerina e conoscere i prodotti artigianali e agricoli provenienti da tutta l’Italia. La kermesse ospita anche espositori di prodotti provenienti da diversi Paesi europei ed extraeuropei.

Manifestazione agro-alimentare che dagli anni Cinquanta promuove e valorizza i prodotti tipici locali e nazionali, in particolare il tartufo nero pregiato di Norcia e l’artigianato di qualità. Rassegna volta ad avvicinare il pubblico ai sapori genuini del luogo e alla cultura della tradizione Nursina.


Scheggino

Diamante Nero

14-15 Marzo



La kermesse gastronomica “Diamante Nero”, giunta quest’anno alla sua Quarta edizione, si svolge a Scheggino, un romantico castello di pendio che sorge sulla riva sinistra del fiume Nera. Il paese che risale al sec. XIII è sovrastato dalla torre di avvistamento ristrutturata di recente. La manifestazione celebra il più famoso dei prodotti della Valnerina: il tartufo nero. Gli ingredienti della Mostra Mercato saranno gli stand con i prodotti tipici della Valnerina, la realizzazione di una gigantesca frittata al tartufo e la speranza di entrare nel guinness dei primati, non mancheranno inoltre giochi ed intrattenimenti musicali.


Norcia

Celebrazioni Benedettine

21 marzo 2009



Le solenni Celebrazioni Benedettine a Norcia si svolgono in due diversi periodi dell’anno: il 21 marzo, giorno in cui tutte le Comunità Benedettine commemorano la morte del loro fondatore, e l’11 luglio, giorno della festività di San Benedetto secondo la Chiesa Cattolica Romana da quando Papa Paolo VI proclamò il Santo di Norcia Patrono Principale dell’intera Europa (1964). Una delle iniziative più significative delle Celebrazioni è rappresentata dal viaggio della “Fiaccola Benedettina Pro Pace et Europa Una”; promossa dalla città di Norcia, grazie alla proficua collaborazione dell’Amministrazione Comunale, dell’Arcidiocesi di Spoleto-Norcia e dal 1964 del Monastero Benedettino di Maria Sedes Sapientiae. Evento sempre molto atteso in coincidenza delle Celebrazioni Benedettine è anche quello della sfilata del Corteo Storico medievale che, traendo le sue origini dagli Antichi Statuti e dalle successive riformanze, vede partecipare, con i loro meravigliosi costumi d’epoca, le rappresentanze delle sei guaite (gli attuali rioni della città): Porta Meggiana; Porta Massari; Porta Orientale; Porta Palatina; Porta Valledonna e Porta Narenula. Da segnalare nell’ambito dei festeggiamenti benedettini è inoltre il “cammino di San Benedetto”, un pellegrinaggio a piedi da Spoleto a Norcia, lungo il tracciato dell’ex ferrovia Spoleto – Norcia e attraverso i luoghi in cui visse San Benedetto.


Cascia

Donazione di due Presepi artistici

22 marzo 2009


In occasione della gita a Roma organizzata dalla pro loco Cascia – Roccaporena, con il patrocinio del Comune, la collaborazione del MOICA e dell’associazione “Amici del Presepe Fabio Carbonari”, verranno donati due presepi artistici. Dopo l’ottima riuscita della V edizione della Rassegna dei Presepi a Cascia, manifestazione che vede Presepi di tutti i tipi e dimensioni, che si snodano tra chiese, cantine e luoghi caratteristici del centro storico della città di Santa Rita; gli organizzatori dell’iniziativa, hanno deciso di donare due raffigurazioni della Natività, una alla Chiesa di San Pietro in Vaticano, l’altra al Palazzo del Quirinale.


Ufficio Informazioni Cascia

Tel. 0743.71147

E-mail: info@iat.cascia.pg.it

lunedì 8 febbraio 2010

Mondiali di pesca in Italia dalla mosca al Big game


Dal 28 agosto al 5 settembre del prossimo anno la rassegna iridata. Il presidente della Fipsas Matteoli: ''Ospiteremo 27 discipline, speriamo di confermare gli ottimi risultati delle ultime stagioni''. Le gare in Toscana, Umbria, Emilia, Bolzano, Lazio e Sicilia

di FULVIO BIANCHI


Tremila atleti, 70 Nazioni, 20 discipline: di cosa si tratta? Si tratta dei campionati del mondo di pesca sportiva che l'Italia ospiterà fra un anno e mezzo, esattamente dal 28 agosto al 5 settembre. Una manifestazione che conferma la crescita della pesca (in mare e acque dolci) lungo gli 8000 chilometri di costa e i tantissimi laghi e fiumi di tutta la Penisola. Difficile fare una stima: ma si pensa (dati del Ministero dell'Agricoltura) che solo i pescatori in mare, soprattutto nel periodo primaverile-estivo, possano essere da 500.000 a due milioni. E in febbraio si terranno addiritture tre fiere (Bologna, Vicenza e Roma) riservate a pescatori e sub.

La Fipsas (federpesca, affiliata al Coni) si è assunta l'onore, e l'onere (circa 2-3 milioni di euro), di organizzare i Mondiali. L'ultima volta era stato dieci anni fa, nel 2000. "Ma quelli del 2011-ci spiega il professor Ugo Claudio Matteoli, presidente della Fipsas-avranno un'altra dimensione: perché ospiteremo ben 27 discipline di pesca, dalla pesca a mosca sino ai sub. Un grosso impegno, che muoverà migliaia e migliaia di persone: oltre ai 3000 atleti si aggiungeranno i dirigenti, i tecnici, e lo staff messo in campo dalla Fipsas. In tutto supereremo le 5.000 persone. Le Nazioni in gara dovrebbero essere 75, con 100 Federazioni perché alcune Nazioni hanno una federazione per il mare e un'altra per le acque dolci".

La Fipsas presto inizierà a trattare con le televisioni per vendere l'edizione del 2011 (ma c'è già un rapporto di collaborazione con la Rai). "Le Regioni più interessate all'evento-spiega anche Matteoli- saranno la Toscana, l'Umbria e l'Emilia Romagna. Ma alcune gare si svolgeranno anche a Bolzano, nel Lazio e in Sicilia". Negli ultimi anni hanno avuto un grosso sviluppo alcune discipline come, ad esempio, la pesca al black bass. Le gare del Mondiale si faranno sul lago di Bolsena, nel Lazio: sono sicuramente molto spettacolari, anche del punto di vista televisivo, e i concorrenti sono dotati di barche speciali con motori che arrivano sino a 250 cavalli. La pesca alla mosca si terrà invece a Bolzano, quella sub a Marsala. Le imbarcazioni del Big Game (tonni e alletterati) partiranno dall'Argentario, da Porto Santo Stefano, direzione l'alto mare, oltre il Giglio o Giannutri. In Toscana si terranno altre gare di pesca dalla barca come il bolentino (Livorno), o da terra. In Emilia molte discipline lungo fiumi e canali. Sul fiume Nera la pesca alla trota (con artificiale e naturale). Il carpfishing a Pietrafitta, il surfcasting a Tarquinia.
Il periodo è particolarmente indicato, anche dal punto climatico, e dovrebbe garantire una piena riuscita della manifestazione. L'inaugurazione si terrà nell'ex tenuta presidenziale di San Rossore. "Questi Mondiali-conclude Matteoli-confermano come gli italiani siano sempre più un popolo di pescatori. E sinora i nostri azzurri hanno vinto anche tanto, nelle gare disputate in tutto il mondo. Speriamo di confermarci proprio in casa". Matteoli è anche impegnato in questo periodo in una commissione che sta studiando, a livello ministeriale, proprio i problemi dei pescatori sportivi in mare: da alcune parti viene invocata una licenza, a basso costo, così come esiste già per laghi e fiumi. Potrebbe essere una buona soluzione, anche se è osteggiata da chi vuole che la pesca in mare resti quella che è adesso. Un (grave) errore di miopia: bisogna saper crescere, con regole nuove, maggiore vigilanza e maggiore attenzione a centinaia di migliaia di persone sinora dimenticate.

mercoledì 3 febbraio 2010

Tartufini al cioccolato


Preparazione: 40 min.
Cottura: 5 minuti

Ingredienti per 4 persone:
+ 250 gr di cioccolato fondente
+ 250 gr di panna montata
+ 50 gr di burro
+ 5 cucchiai di zucchero
+ 100 gr di granella di cioccolato


Fate fondere il cioccolato a pezzi a bagno maria, mettendolo in una casseruola con il burro e lo zucchero sopra una pentola piena di acqua bollente su fuoco dolce (circa 5 minuti). Fatelo raffreddare, poi mescolatelo con la panna. Ponetelo nel congelatore per 30 minuti perchè si rassodi. Formate delle palline e ponetele di nuovo nel congelatore. Mettete la granella di cioccolato su un vassoio e passatevi ogni pallina in modo da ricoprirla interamente. Servite i tartufi nei cestini di carta arricciati.


IDEA VELOCE

+ Grattuggiate 250 gr di cioccolato fondente, mettetelo in una terrina e amalgamatelo bene con 100 gr di mandorle tritate finemente, 3 cucchiai di latte e 3 cucchiai di zucchero. Lavorate fino ad ottenere un impasto compatto. Inumidite le mani e formate tante palline che passerete nel cacao in polvere da ogni parte. Man mano che sono pronte disponetele nei cestini di carta.
+ Potete realizzarle anche con la frutta secca, amalgamando 75 gr di fichi secchi, 75 gr di gherigli di noci, 40 gr di pinoli e 75 gr di mandorle tutti tritati.

martedì 2 febbraio 2010

I Castelli del Nera occupati da Spoleto (sec.XIII)


I castelli erano villaggi fortificati, non sede di feudatari, ma delle prime comunità campestri, con casareni più atti alla difesa che ad una comoda abitazione. Come i centri comunali, anch'essi erano divisi in tre cerchi concentrici: Terra (casareni entro le mura), contado (ville adiacenti) e distretto (se v'erano altre rocche dipendenti).
Aggrappati alle colline e sui luoghi impervi ai lati della valle si mostravano imponenti più per la difesa morale che militare per dissuadere i passanti. I più antichi risalgono al secolo X dopo le razzie dei Saraceni dell'890. Essi come i castra stativa dei romani servivano a raccogliere armati, le loro famiglie e spesso derrate e bestiame.
La loro planimetria, di cui esempi evidenti sono Precetto, Umbriano, Scheggino, Cerreto, Castelfranco di Ancarano, Roccanolfi ecc. è quasi ovunque la stessa. Essa seguiva l'andamento del pendio roccioso a difesa naturale. I castelli estendevano le mura in cortina a forma triangolare o trapezoide, rafforzata da antemurali, avancorpi, casseri, bastioni quadrati agli angoli retti, semicilindrici agli angoli ottusi. Le torri quadrate erano munite di grandi mensoloni tra i quali si aprivano le caditoie a difesa piombate. I merli ghibellini, a coda di rondine, erano più atti per appostamenti di balestre, quelli guelfi erano alternati da bertesche lignee girevoli. Le porte ogivali dei bastioni erano di solito aperte ad angolo rientrante, affinchè i difensori dalle mura fiancheggianti potessero offendere alle spalle gli assalitori.
Gli Statuti stabilivano severamente l'obbligo di mantenere integre le mura. Per esempio negli Statuti di Norcia:
Che niuno faccia fenestra o forame i nelle mura o torri...se prescrive per spazio de tempo, se debbiane remurare ad sue spese et lo potestà sia tenuto fare inquisitione sopra li dicti delinquenti.

Nel sec. XVI per l'accentramento maggiore dei poteri e per l'avvento delle nuove armi di artiglieria le torri di difesa esaurirono la loro funzione di difesa. Molte furono mozzate o trasformate in palombaie o in cave di pietra per costruzioni gentilizie.
Il Visitatore Apolostolico Malvasia nel 1587 poteva abolire come inutili spese gli uffici dei castellani. Nel Consiglio Comunale di Scheggino del 1600 si può leggere la proposta: "Che sia concessa licenza a Polito di Apollonio di poter fare la colombaia nel torrione della comunità con le medesime condizioni degli altri che per il passato hanno fabbricato simili torrioni".

lunedì 1 febbraio 2010

Valnerina, perenne via di comunicazione


La Valnerina fu importante via di comunicazione dalla preistoria alla protostoria, dall'epoca romana alla medievale, nelle due direzioni, sia dall'Appennino all'Umbria, sia dalla valle tiberina ai passi dell'Appennino. La strada fluviale a Triponzo si biforcava per condurre i pastori sia al parco Piceno sia verso l'Abruzzo. La valle divenne la via preistorica percorsa dagli Aborigeni durante l'ultima glaciazione Wurmiana, allorchè scesero ad abitare i terrazzi fluviali di Vallo, Sant'Anatolia, Ceselli, Macenano, Arrone, Castel di Lago. Non mancano reperti paleolitici. Anche nella protostoria, età del ferro (sec. IX-VIII) le tribù di civiltà subappenninica e proto-villanoviana si spostarono dai passi di Ancarano e Monteleone alle conche di Terni(tombe a incenerazione delle Acciaierie).
Per la valle scesero i Sabini (shab,portatori di lancia) per la forzata emigrazione della Ver sacrum costituendo le tribù degli Umbri (bagnati) nella valle del Tevere e dei Naharci nella valle del Nera. Il fiume fece da linea di demarcazione tra Sabini e Umbri.

Gli itinerari storici della valle:
-Via Nursina: collegava Spoletium con Vespia e Nursia. Partendo dal ponte sanguinario di San Gregorio, saliva il Colle S. Angelo, il passo di Forca di Cerro (m.733)traversava Grotti e Geppa e per la valnerina Borgo Cerreto, toccava Ponte, Rocchetta, Nortosce, Vespia attraverso la montagna.
-Cerreto era un nodo stradale altomedievale difeso dai castelli di Borgo, POnte e di Triponzo.
-Il diverticulum Syllani;
-Il diverticulum sud;
Diverticulum Tripontii.